Ho sempre pensato che il nuovo logo Google fosse allegro, frizzante, colorato, un'esplosione di emozioni che di fatto ritroviamo nelle sue pagine di ricerca. Un mio studente che ringrazio (grazie caro Alessandro Favarolo) ha portato alla mia attenzione un'immagine in cui un creativo (o presunto tale) condannerebbe proprio il logo Google, colpevole di centri decentrati e distorsioni "fastidiose". Non conoscendo l'autore dell'immagine ho deciso di non pubblicarla ma di ricostruire il logo e in effetti, come possiamo vedere nella colonna di sinistra, qualche stranezza la si può notare. Ma siamo davvero sicuri che si tratti di mero errore oppure i creativi che lo hanno realizzato sapevano in realtà il fatto loro? Ma andiamo per gradi.
Nella colonna centrale ho ricostruito il logo Google "raddrizzando" i cerchi (parte blu) e l'apertura della parte rossa, allineandola quest'ultima, alla diagonale fra verde e giallo. Come potete notare nella parte bassa dello schema, la forza della parte destra tende ad espandersi all'esterno, anzichè all'interno, come invece avviene nel logo originale. Dunque ho provato a spostare le diagonali al centro, con il risultato che l'apertura caratteristica della lettera G, fra il rosso e il blu, si riduce diminuendo al tempo stesso questo effetto "espansione", ma senza eliminarlo, anche se probabilmente si rispettano i centri del cerchio e l'allineamento delle diagonali.
In conclusione, l'adattamento apportato dai creativi che hanno realizzato il logo Google, elimina di fatto questa espansione verso l'esterno, rendendo il logo originale compatto e sicuramente unico. Siamo davanti ad un classico esempio di "aggiustamento visivo" o meglio "correzione ottica", cioè quella situazione in cui, eiminate le griglie e i righelli vari, decidiamo di distorcere qualcosa per renderlo più gradevole alla nostra vista. Nell'ambito dei font, sono tantissimi i caratteri che vengono "aggiustati" per evitare distorsioni fastidiose.
Paolo Carta
#studiocabori