Le mucche, come le pecore, le capre e in generale gli animali da allevamento, mangiano il cibo che l’allevatore dà loro, inconsapevoli di ciò che realmente stanno mangiando. L’imprenditore è una mucca? Non credo, non mi pare, ma potremmo interpretare queste righe come una sorta di tutorial, una “Guida aziendale per inconsapevoli” (come nel film “Guida galattica per autostoppisti”, del 2005), per quei proprietari d’azienda che nel momento in cui la loro attività necessita di un prodotto pubblicitario, pensano che basti avere quello che comunemente ed erroneamente viene chiamato “estro creativo”. In pratica, il primo dipendente che sorprendono a fare scarabocchi, anziché riprenderlo perché non sta lavorando, gli dicono “Però sei bravo disegnando, prova a scrivere il nome della nostra azienda in maniera un pò così, creativa, colorata”, per poi, categoricamente, ritrovarsi con qualcosa che pare provenga direttamente dallo Sbarco in Normandia, il D-day della grafica. Insomma, una di quelle tragedie greche da cui ogni giorno i nostri occhi debbono difendersi come i vampiri dal sole e nella maggior parte dei casi anziché portare più clienti, ne allontana sempre più. E si, perché nonostante molti pensino alla pubblicità come un qualcosa di superfluo, marginale ed economicamente inutile, in realtà parliamo di quell’abito buono che vi rappresenterà per diverso tempo, un pò come l’abito nero dei MIB (Man in Black)… no dico, vogliamo davvero immaginarci come sarebbero stati i MIB in tenuta militare o da trekking? Per carità.
Ecco, la stessa cosa avviene con le vostre aziende, non tutto va bene e non poche sono le soluzioni che si possono trovare, ma di certo non potete affidarvi al nipote dello zio del nonno dell’amico del figlio del vostro dipendente. Ma facciamo qualche altro esempio concreto, diciamo che avete bisogno di nuovi arredi per il vostro ufficio, a chi vi rivolgete? Ovviamente ad un arredatore o quanto meno ad un’azienda che vende mobili e fa progettazione in base al vostro ufficio. Se invece necessitaste di nuovi computer, non credo vi rivolgiate al macellaio, bensì ad un negozio specializzato in informatica che si occupi di vendita di personal computer, magari un Apple Store. E se invece necessitaste di un mezzo per la vostra azienda, a chi vi rivolgerete? Spero vivamente ad un concessionario autorizzato, non di certo all’enoteca all’angolo.Insomma, per ogni cosa di cui la vostra azienda necessiti dovrete sempre rivolgervi a chi di dovere, al professionista che si occupa di quella precisa mansione. Come mai allora nel caso della pubblicità molti imprenditori non ragionano allo stesso modo? Eppure non cambia nulla, dovrete semplicemente ricercare il professionista più adatto a voi (che si tratti di uno studio grafico o di un freelance), possibilmente nella vostra città, ma che possa in ogni caso soddisfare le esigenze della vostra azienda. E attenzione, non a caso scrivo “le esigenze della vostra azienda”, perché spesso le vostre esigenze come proprietari sono diverse e assolutamente inadatte alle reali necessità della vostra attività. Fidatevi dunque di chi questo lavoro lo fa con passione e pazienza, con chi soprattutto ha i titoli e l’esperienza per farlo.
La prima cosa da fare è sicuramente una ricerca approfondita, magari proprio tramite Google, scrivendo ad esempio “studio grafico” indicando la vostro luogo di appartenenza e vedrete sicuramente gli studi grafici presenti nella vostra città. Selezionate quelli che vi sembrano più adatti o interessanti e andate a visionare il loro portfolio, cioè i lavori svolti per altre aziende. Troverete sicuramente cose diverse e probabilmente nulla di ciò che avete immaginato, ma sappiate che questo non è un male, perché un professionista che lavorerà al vostro settore per la prima volta, lo farà con molta molta passione e lucidità, per non deludervi e per superare questa nuova sfida. Se invece troverete nel portafoglio qualcosa che vi convince, che vi attira, qualcosa di più simile alle vostre corde, allora benissimo ugualmente perché avrete trovato un professionista che non vede l’ora di confrontarsi nuovamente con il vostro settore. E si perché c’è un aspetto che deve essere chiaro e cristallino, una caratteristica tipica di noi progettisti grafici, di noi creativi, la sfida… non sottovalutatela mai e vi proporremo sempre la nostra migliore idea che nella migliore delle ipotesi sarà diversa dalla vostra.
di Paolo Carta
#studiocabori