Dopo quanto scritto sui programmi vettoriali, un passo obbligato è parlare di quelli dedicati al favoloso mondo dell’impaginazione, anche dietro consiglio del caro amico e collega Gavino Piredda, esperto illustratore e docente di grafica. Anche qui le regole sono importanti, forse anche più della grafica vettoriale, infatti mai come in quest’ambito i pesi visivi, i margini e le gabbie sono importanti. Inoltre, basti solo pensare alle impostazioni che ogni singola tipografia necessita riguardo alle abbondanze per il taglio, cosa sarebbe la nostra vita senza rispettarli? Un inferno!
Il settore del desktop publishing* ha visto importanti programmi affacciarsi in questo mondo, dallo storico QuarkXpress al diretto competitor InDesign della Adobe. Eppure anche qui come per la grafica vettoriale le soluzioni alternative esistono e sono anche molto interessanti. Sul piano OpenSource esiste un grande programma che nulla ha da invidiare ai grandi campioni prima elencati; parliamo di Scribus (disponibile anche in italiano), a mio avviso l’alternativa migliore, assolutamente gratuita, ai programmi a pagamento, un programma talmente pignolo che elimina in automatico tutti i font corrotti. Unica nota negativa, la necessità di installare Ghostscript, una sorta di interprete PostScript per la gestione di EPS e anteprima di stampa.
In alcuni articoli ho notato che vengono menzionati anche Microsoft Word, Microsoft Publisher, LibreOffice e LaTex, ma onestamente non sono adatti ad un ambito professionale. Caso mai, se vogliamo parlare di qualcosa di più “facile” e raggiungibile dall’utente medio non professionista, mi addentrerei allora in alcuni servizi online come Lucidpress, Canva e Joomag, utili soprattutto per cose veloci come book fotografici, magazine online e riviste aziendali senza molte pretese, ma ovviamente nel caso si debba realizzare un prodotto professionale a larga diffusione, il consiglio è sempre quello di evitare il "fai da te" o ancor peggio rivolgersi al proprio "cugino/nipote".
Buona impaginazione a tutti!
di Paolo Carta
#studiocabori
*Il desktop publishing (termine mutuato dall'inglese) è l'insieme delle procedure e tecniche di creazione, impaginazione e produzione di prodotti editoriali (come libri, giornali, riviste o dépliant), attraverso l'impiego di un personal computer.